Napoli, sparo nella notte: 19enne ucciso in auto mentre era con gli amici.

Napoli, sparo nella notte: 19enne ucciso in auto mentre era con gli amici.

Nella notte tra il 21 e il 22 novembre 2025 a Napoli, nel quartiere Arenaccia, una Fiat Panda con a bordo quattro ragazzi procedeva lungo la strada quando all’improvviso un boato ha squarciato il silenzio. Un proiettile ha colpito il 19enne Marco Pio Salomone, che si è poi accasciato sul sedile, con una ferita devastante alla fronte.

Gli amici, presi dal panico, hanno ingranato la marcia e si sono lanciati verso l’ospedale Cto, il più vicino. Una volta arrivati, hanno affidato il ragazzo ai medici, che però hanno subito compreso la gravità estrema della situazione: il colpo era entrato dalla fronte ed era uscito dalla parte posteriore della testa, lasciando danni irreparabili. Marco Pio è stato ricoverato in prognosi riservata, ma, nonostante i tentativi dei sanitari, è morto nelle prime ore del mattino.

Marco Pio Salomone viveva nella zona di Sant’Eframo Vecchio, non lontano da piazza Carlo III. Era un ragazzo di appena 19 anni con alcuni piccoli precedenti legati allo spaccio di droga. Ed è proprio questo elemento che ora gli investigatori stanno analizzando con attenzione.

Il racconto degli amici: “abbiamo sentito un botto”

Gli amici che erano con lui in auto sono stati tra i primi a raccontare cosa sarebbe accaduto. Secondo la loro versione, stavano semplicemente percorrendo via Generale Francesco Pinto, senza fermarsi e senza che nulla facesse presagire un pericolo. A un certo punto hanno avvertito un “botto”, quasi come un’esplosione improvvisa. È stata questione di un istante: voltandosi verso Marco Pio, lo hanno visto piegarsi su se stesso, ferito alla testa. Non avrebbero visto nè la provenienza del colpo né auto o moto da cui potrebbe essere stato esploso.

Ancora scioccati, lo hanno portato al pronto soccorso del Cto, dove però le speranze si sono rapidamente affievolite.

L’auto sequestrata e i primi accertamenti

La Fiat Panda è stata subito sequestrata dalla polizia. All’interno del veicolo sono state trovate tracce di sangue e alcuni indumenti sporchi, che ora saranno sottoposti ad analisi. I tecnici della Scientifica stanno esaminando la carrozzeria e l’abitacolo per cercare eventuali fori, residui di proiettili o qualunque elemento che possa chiarire la direzione dello sparo.
Capire da dove sia partito il colpo è il primo tassello fondamentale: se da un’auto affiancata, dalla strada o da un balcone.

La versione dei ragazzi, per ora, viene definita “plausibile”, ma come sempre accade in casi così delicati, ogni dettaglio sarà verificato con la massima precisione.

Le ipotesi degli investigatori: agguato o colpo vagante?

L’indagine è nelle mani della Squadra Mobile della Questura di Napoli, che ha già effettuato sopralluoghi sul luogo dell’accaduto e sta acquisendo le immagini delle telecamere presenti nella zona.
Le piste in valutazione sono due: la prima si tratterebbe di un agguato mirato, in quanto una delle ipotesi è che qualcuno abbia seguito o atteso l’auto dei ragazzi per aprire il fuoco e colpire Marco Pio. La precisione del colpo alla fronte, infatti, potrebbe suggerire una dinamica mirata. La seconda opzione è quella della pallottola vagante, poichè gli amici parlano di una situazione improvvisa, senza aver visto alcun aggressore. Questo lascia aperta l’ipotesi di un colpo esploso da qualcun altro in strada, magari durante una lite o una sparatoria non direttamente collegata ai ragazzi. Purtroppo, non è raro che un proiettile vagante finisca per uccidere un innocente.

Al momento, nessuna possibilità è esclusa.

Un quartiere complesso e un’altra vita spezzata

L’Arenaccia è una zona di Napoli molto frequentata e di passaggio, a metà tra vie residenziali e strade ad alto scorrimento. Non è nuova a episodi di criminalità e, negli anni, è stata teatro di sparatorie e tensioni tra gruppi giovanili. La morte di Marco Pio Salomone riaccende inevitabilmente il problema della facilità con cui girano le armi in città e del coinvolgimento sempre più precoce dei giovani in dinamiche violente.

Le prossime mosse degli investigatori

Nelle ore successive al delitto, la Squadra Mobile sta lavorando per ricostruire ogni dettaglio attraverso analisi delle telecamere della zona; esame dei tabulati e delle celle telefoniche; ascolto di eventuali testimoni; studio del movente, con particolare attenzione ai rapporti della vittima nel mondo dello spaccio e accertamenti balistici sull’auto.

Soltanto unendo questi elementi sarà possibile capire se Marco Pio Salomone è rimasto vittima di un agguato studiato nei dettagli, di una vendetta in stile criminale o di un proiettile sparato per altre ragioni e finito tragicamente nel posto sbagliato.

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